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Nasce a Terranuova lo
StreetFoody Academy
per imparare a fare impresa
con il cibo di strada

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Colori, odori, sapori, gusto, innovazione e tanta voglia di avviare un progetto di ristorazione ‘mobile’. Sono questi alcuni degli elementi che hanno dato vita allo StreetFoody Academy, in via Poggilupi a Terranuova. Un modo di fare cucina “semplicemente differente” come dice lo Chef ispiratore dell’Accademy Fabio Campoli, noto volto televisivo la cui filosofia e tecnica culinaria sono frutto di oltre trent’anni di esperienza nel mondo dell’enogastronomia, dei media, della progettazione e dell’editoria.

Siamo molto contenti che il progetto dello StreetFoody Academy trovi casa a Terranuova – ha detto il Sindaco, Sergio Chienni, intervenuto durante l’Opend Day di oggi. Si tratta di un modo innovativo ed efficace per sviluppare idee imprenditoriali in un settore importante com’è quello culinario. Interpretare e promuovere una idea nuova di fare cucina significa incentivare la creatività, in accordo con le principali tendenze del cibo di strada. A tutto lo staff dell’Accademy rivolgo sinceri auguri di buon lavoro” ha concluso Chienni.

Nata nel 2016, dagli oltre cinquanta anni di esperienza del gruppo Resti Extensive, StreetFoody è l’azienda che, con il suo team di specialisti, nell’ultimo anno e mezzo ha affiancato oltre 150 foodtrucker italiani, mettendo su strada veicoli curati in ogni dettaglio e aiutandoli a sviluppare la loro idea imprenditoriale.

“Un’iniziativa più che al passo con i tempi, che viene incontro ad una nuova declinazione della ristorazione del nuovo millennio, di sicuro rispondente alle esigenze di uno stile di vita più compresso, senza però trascurare la necessità di coniugare la qualità degli ingredienti e dei processi produttivi alla velocità di servizio delle pietanze offerte” spiega Fabio Campoli. “I nostri percorsi di formazione avranno la caratteristica di fornire nozioni a 360° intorno al mondo dello street food, per mettere a disposizione strumenti di gestione concreti e spunti d’inventiva a coloro che scelgono di investire in un’attività di somministrazione dalle dimensioni contenute, ma dalla grande praticità d’uso”.