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    20 anni di Valdarno Jazz
    torna a Le Fornaci l’edizione invernale della rassegna dedicata al jazz

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    Domenica 4 febbraio all’auditorium Le Fornaci sarà inaugurata un’altra edizione di Valdarno Jazz Winter, la rassegna diretta da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia in collaborazione con Music Pool e Valdarno Culture. La manifestazione sarà preceduta da un evento collaterale, in programma sabato 3 febbraio con la masterclass di Roberto Gatto (15.00 – 18.30 auditorium Le Fornaci).

    “Un programma ricco di eventi per i 20 anni di Valdarno Jazz, un percorso importante che porterà a Terranuova, ancora una volta, grandi artisti – dice con entusiasmo Caterina Barbuti, assessore alla cultura – Questa rassegna consentirà di collezionare serate davvero emozionanti, ci tengo a ringraziare tutti gli organizzatori per l’impegno profuso e il lavoro svolto e faccio loro un grande augurio”.

    Domenica 4 febbraio alle ore 17.30 salirà invece sul palcoscenico terranuovese il Valdarno Jazz Collective che proporrà “1968: Something to Remember”, un viaggio musicale ispirato ai grandi movimenti studenteschi del 1968. Sei i concerti della trentunesima edizione (tra i protagonisti Alex Sipiagin, Francesco Cusa, Apocalypse Trio e Mirko Pedrotti Quintet) e dodici gli appuntamenti in totale tra masterclass e guide all’ascolto, per un programma che celebra i 20 anni del Valdarno Jazz.

    In programma un repertorio ispirato alle composizioni dell’epoca sessantottina che intende ribadire il valore dei principi di un’etica sociale e civile. Oltre a Daniele Malvisi al sax tenore e Gianmarco Scaglia al contrabbasso, suoneranno alcuni tra i più importanti musicisti della scena jazzistica contemporanea internazionale, tra cui il pianista Riccardo Fassi, il batterista Roberto Gatto e il trombettista americano Alex Sipiagin, prima tromba della Mingus Jazz Orchestra. In scaletta, capolavori di Miles Davis, Wayne Shorter, Ornette Coleman. Nell’ambito dei festeggiamenti inaugurali, domenica 4 febbraio, alle ore 17.00 nel foyer de Le Fornaci, sarà presentato “Jazzy Souls”, libro di Carlo Braschi, fotografo ufficiale di Valdarno Jazz, edito da Settore8, che ripercorre per immagini in circa 150 pagine la storia del festival, in cui si sono alternati oltre 1400 musicisti per circa 300 progetti.

    Il Festival proseguirà il 16 febbraio, alle ore 21.30 all’auditorium Le Fornaci, con “Rhythm Permutations” con Francesco Cusa & The Assassins, ovvero Valeria Sturba, voce, theremin e violino, Giovanni Benvenuti al sax tenore, Ferdinando Romano al contrabbasso. Una nuova formula di quartetto, che si apre a influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l’altro alla contemporaneità.

    Domenica 11 marzo, alle ore 17.30 all’auditorium Le Fornaci, il Collettivo Valdarno Musiche proporrà “The Wall”, una nuova produzione originale, ideata dal giornalista Alceste Ayroldi, un percorso musicale e narrativo che, a partire dalla simbolica destrutturazione delle musiche dell’album dei Pink Floyd (come un muro che si sgretola), racconterà la storia di un migrante che affronta il suo perenne isolamento, così come Pink in the Wall. Ad interpretare i brani in maniera originale, oltre che Ayroldi quale voce narrante, saranno Alberto Aldinucci, Danni De Ritis, Francesaco Dondi ai sassofoni, Sandra Gambassi e Giuditta Palmieri alle voci, Andrea Simola, rap vocal, Alberto Gabbrielli, Marco Vacca, Salvo Pagliarello alle chitarre, basso, basso elettrico, Davide Bartolucci e Angelo Micoli alle batterie Marcello Zappia alle percussioni, Madoka Funatsu alla fisarmonica, Enrico Signore ai live elctronics, Zeno Lodolini alle tastiere.